Assenzio romano – Artemisia absinthium
22 Ottobre 2022Camomilla romana
22 Ottobre 2022Artiglio del diavolo
9,00 € – 32,80 €
Harpagophytum procumbens L.
100 o 500 g radice taglio tisana
Nome comune: Artiglio del diavolo
Nome botanico: Harpagophytum procumbens L.
Famiglia: Pedaliacee
Descrizione: L’artiglio del diavolo è una pianta che cresce nel deserto del Kalahari, nelle steppe della Namibia, nel Madagascar ed in Sud Africa ; veniva utilizzata dalle popolazioni indigene come amaro-tonico, nelle febbri e nei disturbi digestivi. La denominazione Artiglio del Diavolo è dovuta alla presenza di spine uncinate che coprono i suoi frutti, a causa delle quali possono rimanere intrappolati piccoli mammiferi come alcuni roditori. La parte usata a scopo medicamentoso è la radice.
Uso: Nella medicina tradizionale viene usata per i suoi effetti analgesici e antipiretici. In Europa e nel mondo occidentale viene utilizzata come antinfiammatorio, antiflogistico, spasmolitico, per alleviare i sintomi derivati da malattie artrosiche ed anche, sotto forma di pomata, preparata dalla pianta fresca e applicata sull’addome, per favorire le contrazioni nei parti difficili. La radice dell’artiglio del diavolo favorisce anche l’eliminazione dell’acido urico e a questo titolo è efficace nel trattamento della gotta, specie se associato a preparati di Frassino, dove esiste una componente infiammatoria.
Parte utilizzata: radici secondarie.
Principi attivi: glucosidi monoterpenici iridoidi: arpagoside, arpagide, procumbide; fitosteroli: beta – sitosterolo e stigmasterolo; triterpeni; flavonoidi; acidi cinnamico, clorogenico, oleanoico, ursolico; harpagochinone; zuccheri (raffinosio), aminoacidi.
Preparazioni e dosi:
Decotto: al 10 %,due- tre tazze al dì (molto amara).
Estratto secco: 400-800 mg al dì
Effetti collaterali: la tossicità dell’artiglio del diavolo è considerata molto bassa, tuttavia lievi disturbi gastrointestinali si possono manifestare in soggetti sensibili. Poiché l’artiglio del diavolo possiede attività antiaritmiche, dovrebbe esserne sconsigliato l’uso in associazione con farmaci anti-aritmici. Alcuni autori hanno riportato di una potenziale interazione con farmaci anticoagulanti.
Controindicazioni: ulcera gastrica e duodenale. Gravidanza ed allattamento. Sconsigliato al di sotto dei dodici anni. Il sapore amaro può determinare talvolta nausea con dolori di stomaco. Alte dosi possono avere effetto lassativo.
Raccomandazioni: assumere a stomaco pieno. E’ preferibile seguire cicli terapeutici di due mesi alternati ad uno di pausa.
Curiosità: sembra che le sue proprietà officinali siano state scoperte dalle varie popolazioni del sud dell’Africa che lo usavano in decozione per trattare problemi digestivi, forme reumatiche, artriti e per ridurre la febbre. Un aspetto curioso della pianta è la capacità dei frutti dotati di uncini di artigliare gli animali che vi si avvicinano troppo; in taluni casi l’animale rimane bloccato e muore di fame e sete, ma permette grazie all’umidità del suo corpo di far germogliare i semi della pianta. Si pensa che l’appellativo “del diavolo” sia dovuto anche a questa sua peculiarità, oppure al fatto che gli animali che si ferivano camminando sulle sporgenze delle radici, iniziavano a saltare e ad agitarsi furiosamente per il dolore tanto da sembrare indemoniati.
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Confezione | 100 g taglio tisana, 500 g taglio tisana |
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