Cipolla
22 Ottobre 2022Echinacea pallida
22 Ottobre 2022Cipresso
4,50 €
Cupressus sempervirens L.
100 gr bacche taglio tisana
Nome botanico: Cupressus sempervirens
Famiglia: Cupressacee
Descrizione: albero sempreverde con foglie ridotte a squame, strettamente addossate le une alle altre o divaricate all’apice, secondo le specie. In alcune, le foglie schiacciate rilasciano un caratteristico fetore. Il colore delle foglie è molto scuro nel Cupressus sempervirens, ma in altre specie è più chiaro e persino verdazzurro. I fiori, poco appariscenti, sono riuniti in infiorescenze unisessuali. I frutti, detti “galbuli” sono dei coni legnosi, tondeggianti, divisi in un certo numero di squame che si separano a maturità. Le sue origini sembrerebbero essere dell’area orientale del mar Mediterraneo importato dai Fenici per motivi ornamentali dal momento che la sua forma piramidale è molto caratteristica.
Componenti: Olio essenziale, cimolo, furforolo, canfene, terpineolo, tannini catechici, acido valerianico, bioflavonoidi.
Parti usate: gemme, foglie, resina
Proprietà: l’estratto meristematico (delle gemme) viene utilizzato come tonificante dell’endotelio vascolare.
Uso interno: le foglie relativamente ricche di olio essenziale hanno proprietà balsamiche ed espettoranti, emostatiche ed antipiretiche. L’essenza per inalazione è stata usata contro la pertosse (antispasmodico). La resina che si raccoglie da incisione sul tronco o che cola naturalmente, favorisce la maturazione degli ascessi ed è un ottimo cicatrizzante di ferite e piaghe a lenta risoluzione. Uso esterno: possono essere utilizzate con proprietà digerenti leggermente antisettiche e riepitelizzanti. I frutti, più ricchi in tannini, hanno proprietà astringenti, vasocostrittrici, antinfiammatorie, antiemorragiche e vengono impiegati per via interna ed esterna nel trattamento delle varici e delle emorroidi in quanto tonificano la muscolatura liscia della parete venosa così come i muscoli lisci della vescica, al punto tale di impedire la perdita involontaria di urina durante la notte. Il legno bollito viene usato come pediluvio nell’ipersudorazione dei piedi.
Utile in caso di: varici, emorroidi, dismenorrea, enuresi, bronchite, menopausa e pertosse infiammazioni., ascessi, digestione lenta
Controindicazioni: l’utilizzazione del cipresso è priva di effetti tossici, tuttavia l’uso in donne iperestrogeniche è sconsigliato, in quanto può provocare crisi follicoliniche; se ne sconsiglia l’uso anche nei lattanti e bambini fino a tre anni di età.
Erbe sinergiche: crespino.
Preparazioni:
Estratto fluido per il trattamento delle emorroidi: da 20 a 40 gocce tre volte al dì.
Olio essenziale balsamico, sedativo della tosse e antiinfiammatorio delle vie respiratorie: In pomata al 5-10% per applicazioni topiche.
Curiosità: Le sue origini etimologiche fanno ancora dissentire: sembra che l’etimo derivi dal semitico Koper, che significa resina, o dal greco Kupros, isola di Cipro, dove l’albero è molto abbondante, o anche dal latino Cupressus e dal greco Cuparissos. I greci solevano far respirare l’aria balsamica dei boschi di cipresso ai malati di petto; il loro grande medico, Ippocrate, ricorreva alle fibre del cipresso per curare le malattie dell’utero e del retto (prolasso). Nel Medio Evo, i suoi rametti acquistarono fama di guarire le emorroidi.Il Viale dei Cipressi è una strada storica lunga quasi quattro chilometri, che collega Bolgheri all’oratorio di San Guido, affiancata su entrambi i lati da una altrettanto lunga fila di cipressi. Il poeta Giosuè Carducci ha dedicato a questo viale l’opera “Davanti San Guido”. La mitologia narra, invece, che il giovane Ciparisso uccise per sbaglio un cerbiatto dopo averlo allevato con amore, quindi si suicidò per il dolore ed il dio Apollo lo trasformò in Cipresso che così è diventato simbolo della morte.
Cod: CS1220
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