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22 Ottobre 2022Crespino
5,20 €
Berberis Vulgaris L.
100 g rametti e foglie taglio tisana
6 disponibili
CRESPINO – Famiglia: Berberidaceae
Nome botanico: Berberis vulgaris L.
Nome comune: Crespino
Etimologia: il nome del genere sembra coniato dal termine arabo “barbaris”, col quale veniva denominato il frutto del crespino comune (Berberis vulgaris), oppure, secondo altre fonti , dal termine sanscrito “varvarata”= ruvidezza.
Descrizione: Il Crespino, (Berberis), è un arbusto a corteccia grigia che può raggiungere l’altezza di tre metri. Verso maggio-giugno si riveste di fiorellini gialli, riuniti in grappoli penduli. Ha bacche color corallo. Il Crespino cresce lungo le siepi di pianura e nei boschi di montagna fino a 1900 metri. Della pianta si utilizzano principalmente le foglie e la scorza. Le foglie del crespino si possono mangiare in insalata.
Principali campi d’applicazione: Il Berberis, molto amaro, è iutile nei disturbi funzionali del fegato, della bile, della milza e dei reni oltre a disturbi gottosi e reumatici legati alla sensibilità al freddo, come le poliartriti croniche. Utile come antinfiammatorio in caso di gonfiori articolari, lenisce le infiammazioni delle vie urinarie e diminuisce il pericolo di formazione di calcoli che, se presenti, vengono lavati via. E’ inoltre efficace per normalizzare la digestione dei grassi, in presenza di problemi epatici e biliari. II Berberis, grazie alla presenza di sostanze come berberina, berbamina, ossocantina e particolari oli essenziali, corregge il valore di acidità del corpo, la cui variazione causa problemi di metabolismo, spesso alla base di disturbi biliari, epatici o renali, così come di gotta e reumatismi. Le foglie e la corteccia sono antipiretiche, ipotensive, antinfiammatorie, antiemorragiche.
Curiosità: Gli antichi egizi impiegavano il crespino per prevenire le pestilenze, data la sua azione antibiotica, che studi abbastanza recenti hanno stabilito essere più potente del cloramfenicolo, potente antibiotico farmaceutico. Quando i coloni lo introdussero nell’America settentrionale, gli indiani riconobbero la parentela con l’originaria Mahonia, che essi consideravano dotata di alte proprietà medicamentose. Diverse tribù adottarono il Crespino nel trattamento della dissenteria, ulcerazioni della bocca, faringite, infezioni delle ferite e disturbi intestinali. Le foglie possono essere utilizzate in insalata. I frutti, che devono il loro sapore asprigno al contenuto di acido malico, sono ricchi di vitamina C , di glucosio e levulosio; possono essere impiegati per la preparazione di sciroppi, marmellate, gelati, bibite, gelatine e coloranti per pasticceria; si possono infine preparare in salamoia, come i capperi. Dalla corteccia e dalle radici si ottiene un pigmento giallo, usato in passato per tingere lana e cuoio; il legno, di colore giallo, può essere usato per fabbricare stuzzicadenti e per lavori d’intarsio e di tornio in quanto si fessura difficilmente.
Impieghi: Decotto lassativo: bollire 40 grammi di corteccia in un litro di acqua per 10 minuti e lasciare in infusione per altri 10 minuti. Bere tre tazze al di’.Effetti collaterali: Nessuno conosciuto.
Quanto riportato, è tratto da materiale di libera consultazione sul Web. Il Laboratorio d’Erbe Sauro non è responsabile della diffusione di informazioni che si rivelassero non rispondenti a verità o dell’uso improprio dei prodotti menzionati. Pertanto, la letteratura di cui sopra è da intendersi come approfondimento culturale: non sostituisce la diagnosi del medico, che si consiglia di consultare sempre, prima dell’assunzione di qualunque rimedio, soprattutto in presenza di patologie o disturbi contro i quali si stiano assumendo altri farmaci.