Cipolla
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22 Ottobre 2022Cumino dei prati – Cumino di Malta
6,00 € – 24,70 €
Cuminum cyminum L.
100 o 500 g frutti interi/polvere
Famiglia: Ombrellifere
Nome botanico: Cuminum cyminum L.
Descrizione: pianta erbacea annuale della famiglia delle Ombrellifere, che raggiunge i 50 cm di altezza. Le sue foglie sono molto sottili, quasi filiformi. I frutti si formano alla fine del raggio e misurano da 5 a 6 millimetri di lunghezza.E’ originaria dell’Asia occidentale e dell’Egitto, diffusa in tutta la regione mediterranea. E’ coltivata in alcuni paesi d’America e inselvatichito nell’isola di Malta.
Parte utilizzata: frutti o mericarpi, (detti “semi”).
Componenti: olio essenziale: cuminaldeide, gamma-terpeni, beta-pinene, p-cimene, 1,3-d-metandiale. Olio grasso: acido petroselico, acido palmitico.
Proprietà: Analgesica (leggera), antiaggregante, Antimicrobica, Antispasmodica, Carminativa, Stimolante. Il cumino ha anche effetto galattogeno, vale a dire favorisce la secrezione del latte delle madri che allattano.
Indicazioni: Coliche intestinali, Diarrea, Dispepsia, Emicrania (localmente), Flatulenza, Reumatismo (localmente).
Interazioni con farmaci: Da dati sperimentali emerge la teorica possibilità che i frutti di Cuminum cyminum possano modificare i livelli di glucosio nel sangue, interagendo con farmaci ipoglicemizzanti in pazienti sofferenti di diabete insulino dipendente. Non esistono però dati clinici certi.
Uso in cucina: viene usato, tra l’altro, anche per aromatizzare pane, formaggio, verdure e liquori.
Precauzioni: non esporre al sole la pelle trattata con olio di cumino.
Erba alternativa: Carvi, (Carum carvi).
Preparazioni:
Infuso digestivo antigonfiore: bollire una tazza di acqua,mettere cucchiaino di semi di cumino, bollire per 30 secondi, spegnere e lasciare in infusione per 10 minuti.Filtrare e bere dopo i pasti.
Curiosità: Viene citato sia nei testi biblici (Isaia XXVIII, 25, 27; Matteo XXIII, 23), nel Corpus Hippocraticus e da Dioscoride; secondo quest’ultimo veniva coltivato nell’Italia meridionale e sulle coste dell’Asia minore. Secondo Plinio il Cumino era usato sia come condimento che a livello medicinale dagli antichi, che lo assumevano a questo scopo con pane, acqua o vino. I frutti venivano anche fumati e si dice causassero a volte un pallore del viso, dalla qual evenienza discende l’espressione di Orazio “exsangue cuminum”. Fino al 13° e 14° secolo era una delle spezie più comuni in Europa: nel monastero di Corbie in Normandia venivano usate “150 libbre per annuum”. Nel 1419 a Londra il cumino era sottoposto a tassa reale e nel 1453 era di uso e consumo comune nelle drogherie. Venne poi a poco a poco sostituito dal Carvi, che ha un sapore più gradevole. E’ però ancora usato in India dove è parte dei mix per la preparazione del curry.
Quanto riportato, è tratto da materiale di libera consultazione sul Web. Il Laboratorio d’Erbe Sauro non è responsabile della diffusione di informazioni che si rivelassero non rispondenti a verità o dell’uso improprio dei prodotti menzionati. Pertanto, la letteratura di cui sopra è da intendersi come approfondimento culturale: non sostituisce la diagnosi del medico, che si consiglia di consultare sempre, prima dell’assunzione di qualunque rimedio, soprattutto in presenza di patologie o disturbi contro i quali si stiano assumendo altri farmaci.
Confezione | 100 g POLVERE, 100 g frutti interi, 500 g frutti interi, 500 g polvere |
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