Macrocarpa – (Eucalyptus macrocarpa) Essenza Australiana Bush
22 Ottobre 2022Rodiola rosea
22 Ottobre 2022Frangula
4,50 €
Rhamnus frangula L.
100 g corteccia taglio tisana
Nome botanico: Rhamnus frangula L.
Famiglia: Rahamnacae
Gli estratti della corteccia di Frangula e di Cascara sono particolarmente adatti nella stipsi, sia occasionale che cronica. Fanno parte di lassativi che difficilmente provocano spasmi colici e congestione del bacino. Il loro effetto lassativo si manifesta in genere 8-12 ore dopo la somministrazione orale, e cioè al termine del loro percorso. Una volta giunti all’intestino crasso, l’azione della flora batterica li trasforma in sostanze attive che esercitano la loro azione in due modi, richiamando fluidi nel lume intestinale e aumentandone la motilità.
Descrizione: è un alberello che cresce frequente nelle brughiere, nei boschi, lungo i corsi d’acqua; misura in media dai 2 ai 4 metri ed ha un portamento che ricorda quello del nocciolo.
Parte utilizzata: corteccia
Componenti: glicosidi antrachinonici: glucofranguline, franguline, flavonoidi, derivati idrossiantracenici: cascarosidi.
Indicazioni: stipsi cronica; usata come regolatore delle funzioni intestinali, lassativa o purgativa a seconda delle dosi. Si usa associata spesso ad altre erbe, in tisana lassativa.
Uso in cucina: molto noto è il vino di frangula, che ristora lo stomaco, di risveglia la milza e la bile, rende più elastico il fegato e più attivo l’intestino. Si prepara mettendo a macerare per dieci giorni in un litro di vino bianco o di marsala 200 grammi di corteccia di frangula, 20 grammi di corteccia di arancio amaro, 5 grami di cannella, 5 grammi di anice stellato e 5 di finocchio. Si filtra, terminato il macero, e si beve a bicchierini dopo i pasti o prima di coricarsi regolando sempre la quantità a seconda della rispondenza dell’organismo. (tratto da Ferrante Cappelletti Dalle erbe la salute Piante medicinali dell’arco alpino Publilux Trento 1977)
Controindicazioni: non assumere preparati contenenti Frangula durante la gravidanza e allattamento, durante il periodo mestruale; in caso di emorroidi , varici, appendicite infiammata. L’uso prolungato provoca riduzione del potassio, per cui occorre fare attenzione se si assumono glicosidi cardioattivi e cortisonici.
Erbe sinergiche: Aloe, Cascara, Senna, Tamarindo.
Preparazioni:
Decotto lassativo: 3-4 gr. in 200 ml. di acqua; bollire 15 min.; lasciare macerare cinque o sei ore. Filtrare e bere la notte, prima di coricarsi.
Curiosità: L’origine del nome sembra celtica e significa fragilità di rami: da “ram”(= spino), “frangula” (= frangere). Secondo altri storici, il verbo “frangere”, di origine latina, sarebbe riferito alle proprietà “dirompenti” della drastica azione lassativa. Il nome specifico è un chiaro richiamo all’ontano, le cui foglie somigliano molto a quelle di questa specie Il legno era usato in passato per lavori al tornio e si ottiene anche la carbonella, un tempo ricercata come ingrediente per la polvere da sparo e la fabbricazione di micce, visto il suo lento grado di combustione. Dalla scorza, infine, si ricavano tuttora coloranti da tintoria.
Quanto riportato, è tratto da materiale di libera consultazione sul Web. Il Laboratorio d’Erbe Sauro non è responsabile della diffusione di informazioni che si rivelassero non rispondenti a verità o dell’uso improprio dei prodotti menzionati. Pertanto, la letteratura di cui sopra è da intendersi come approfondimento culturale: non sostituisce la diagnosi del medico, che si consiglia di consultare sempre, prima dell’assunzione di qualunque rimedio, soprattutto in presenza di patologie o disturbi contro i quali si stiano assumendo altri farmaci.
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