Pilosella
22 Ottobre 2022Salsapariglia
22 Ottobre 2022Prugnolo frutti
5,00 €
Prunus spinosa L.
100 frutti interi
9 disponibili
I fiori contengono un derivato della cumarina e flavonoglucosidi, che esercitano un’azione lassativa, diuretica, depurativa. I frutti (prugnole o susine selvatiche) contengono tannino (responsabile del tipico sapore aspro), flavonoidi, acido malico, saccarosio, pectina, gomma e vitamina C.
Infuso
Si prepara con 60 g di fiori in 1 litro d’acqua; se ne prende una tazza al giorno, al mattino.
In caso di diarrea semplice e di decomposizione intestinale; stimolano i processi digestivi ed ha funzione aperitiva e tonificante.
Sciroppo
Si prepara con mezzo chilo di frutti, mezzo chilo di zucchero e un bicchiere d’acqua. Si mescola e si lascia bollire per 15 minuti; si ottiene uno sciroppo rosso e di sapore gradevole; si filtra con un panno e si prende a cucchiaiate, come antidiarroico o come aperitivo.
Decotto
Si fanno bollire 100 g di frutti in 1 litro d’acqua per 10 minuti, a fuoco lento; si filtra il liquido ottenuto e si somministra a cucchiaiate
Uso esterno:
Per fermare l’epistassi (emorragia nasale).
Nomi comuni: pruno selvatico, prugnolo, strangolacane, susino di macchia.
Famiglia del Prunus spinosa: Rosaceae
Parti utilizzate: corteccia, foglie, fiori e frutti.
È un arbusto alto da 1 a 4 m, con rami corti, rigidi e spinosi come il fusto; le foglie sono piccole, seghettate e lanceolate con rovescio pubescente. I fiori sono scarsi e il calice e la corolla hanno cinque elementi ciascuno. Fiorisce in primavera. Si riproduce per semina, innesto di ninfea o di gemma, e magliolo di legno duro.
I frutti, al contrario dei fiori, sono astringenti e perciò utili in caso di diarrea semplice e di decomposizione intestinale; i frutti sono anche eupeptici, aperitivi e tonificanti dell’organismo in generale.
Il consumo dei frutti provoca un aumento dell’appetito e una sensazione rinfrescante e rivitalizzante; si possono mangiare freschi, cotti o sotto forma di sciroppo.
Il liquido di cottura delle prugnole si può utilizzare per effettuare tamponi nasali efficaci per fermare l’emorragia nasale; si può usare anche per fare sciacqui e gargarismi in caso di gengivite e di faringite.
- il prugnolo, grazie alla facilità con cui radica, forma macchie di cespugli impenetrabili, dove gli uccelli, trovano rifugio ideale per nidificare.
Il legno, molto duro, può essere usato con ottimi risultati, per fabbricare bastoni da passeggio.
In estremo oriente, i suoi candidi fiori, sono considerati il simbolo della primavera e della purezza. - I frutti molto aspri, contengono vitamina C, possono essere raccolti dopo le prime gelate, quando raggiungono la maturazione, per farne liquori, bibite, marmellate.
- Con alcool, zucchero, vino bianco e bacche di prugnolo mature, si può preparare un buon liquore digestivo; con la distillazione dei frutti, invece, si ottiene dell’ottima acquavite
Ha proprietà astringenti, depurative, toniche, lassative e diuretiche oltre che per produrre un particolare liquore. I fiori possono essere usati per infusi diuretici e lassativi, contro i raffreddori e il mal di gola, si usa l’infusione di foglie. La pianta comunemente chiamata Pruno Selvatico è nota per essere usata come rimedio naturale per anche foruncoli ed acne.
Noto già per le sue proprietà antiossidanti, il prunus si è rivelato in grado di inibire la proliferazione delle cellule tumorali, che spingono la malattia a progredire, solo però quando è miscelato con uno specifico complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine (chiamato Can). Il brevetto del mix anti-cancro è già pronto, e se i risultati ottenuti in laboratorio fossero confermati anche sull’uomo potrebbe dare vita a un integratore da abbinare alle terapia di prima linea per i tumori, chemioterapia e radioterapia.
L’azione svolta dall’estratto ideato dai ricercatori italiani è stata osservata su cellule cancerose di pazienti affetti da cancro a colon, polmone e cervice uterina, distruggendo oltre due terzi delle cellule ‘impazzite’. «Adesso è conclusa la fase preliminare della ricerca», ha spiegato in una nota stampa Stefania Meschini, ricercatrice del Dipartimento Tecnologie e Salute dell’ISS, «e i risultati ci spingono sicuramente a continuare in questa direzione, perché il preparato Prunus Spinosa + CAN, utilizzato su linee cellulari umane di istotipi diversi, ha mostrato una massiccia attività antitumorale che vale la pena di sperimentare anche sull’uomo». Qualora i risultati ottenuti in laboratorio fossero confermati anche sull’uomo il team di ricerca prevede lo sviluppo di una formulazione chimica estratta dalla pianta da utilizzare in oncologia.
Quanto riportato, è tratto da materiale di libera consultazione sul Web. Il Laboratorio d’Erbe Sauro non è responsabile della diffusione di informazioni che si rivelassero non rispondenti a verità o dell’uso improprio dei prodotti menzionati. Pertanto, la letteratura di cui sopra è da intendersi come approfondimento culturale: non sostituisce la diagnosi del medico, che si consiglia di consultare sempre, prima dell’assunzione di qualunque rimedio, soprattutto in presenza di patologie o disturbi contro i quali si stiano assumendo altri farmaci.
Confezione | 100 gr fiori T.T., 100 g frutti interi |
---|