
Artemisia volgare
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REMARGIN – collutorio naturale Solimè
22 Ottobre 2022
Armillaria – Armillaria mellea
Laboratorio d’Erbe Sauro
23,00 €
100 g
Nome botanico: Armillaria Mellea (Vahl: Fr.) Kummer fa parte dell’ordine degli Agaricales, famiglia dei Physalacriaceae
Nome comune: Chiodino, Chiodino del miele, Agarico del miele , Fungo della zocca
Nome cinese: Mi Huan
Nome giapponese: Naratake
Etimologia: La parola deriva dal latino armilla, braccialetto: armillaria significa qualcosa attinente al braccialetto: in questo caso, a causa dell’anello sul gambo, che caratterizza l’Armillaria. La parola latina melleus significa, invece, relativo al miele, in riferimento al tipico color giallo-miele dei cosiddetti chiodini. Secondo antiche testimonianze l’Armillaria Mellea veniva anche chiamato “l’asparago dei funghi” , perché solo il suo cappello si presta ad essere consumato, similmente agli asparagi, di cui la parte più tenera e commestibile è l’estremità superiore.
Descrizione: il suo cappello, prima emisferico, diventa poi aperto e spianato, decorato al centro da minute squame appuntite. le sfumature di colore variano a seconda dell’albero che lo ospita e possono andare dal giallo miele sui gelsi al giallo scuro sulle querce e anche rossastro sulle conifere. Il sapore è amaro e ha l’odore classico dei funghi. Si distingue da altri funghi non commestibili per l’anello persistente sul gambo, striato nella parte superiore, al talvolta giallo ai margini. Habitat: questo fungo si insedia su ceppaie di latifoglie, ma attacca anche radici ed alberi vitali ma deboli, col compito di riciclare il legno, suo principale nutrimento, essendo un fungo parassita. Si definiscono parassiti quei funghi che si nutrono di organismi viventi, portandoli a volte gradatamente a morte. In natura essi operano la selezione dei più forti. Alcuni fra questi funghi, come ad esempio l’Armillaria Mellea, dopo un iniziale comportamento da simbionte, diventano parassiti, per cui l’ospite-piantaperde vitalità; continuano poi , con comportamento saprofita , a nutrirsi della loro vittima anche quando questa non è più vivente.
Componenti: beta D-glucano, vitamine del gruppo B e quindici aminoacidi, alcuni antibiotici. Polisaccaridi nel micelio.
Proprietà: grazie al betaglucano, protegge le cellule dall’ossidazione prodotta dai radicali liberi, mantenendo anche sana la risposta immunitaria. Inoltre, gli antibiotici isolati in questo fungo hanno una potente azione contro batteri gram-positivi (Staphylococcus, Streptococcus, Enterococcus, ecc). Il suo contenuto in polisaccaridi presenta proprietà anti-invecchiamento; in Cina, l’Armillaria Mellea viene adoperata per trattare una varietà di condizioni neurologiche tra cui la sindrome di Meniére, vertigini, epilessia e ipertensione.
Curiosità: narra una leggenda che l’eroe Perseo, stanco ed assetato dopo un lungo viaggio, riuscì a sopravvivere rifocillandosi con acqua raccolta nel cappello di un fungo Armillaria; per questo motivo, decise di fondare in quel posto una nuova città, che chiamò Micene, (che deriverebbe così da μύκης mýkēs = fungo), dando vita alla civiltà Micenea.
L’uso più conosciuto del fungo armillaria è quello culinario. Note sono le componenti nutrizionali tra le quali la ricchezza di fibre, potassio e di fosforo
Allergie ai funghi chiodini: Così come per altre varietà di funghi le persone che in passato hanno manifestato allergie ai funghi chiodini oppure ad altri tipi di funghi sono obbligati ad esporre il problema e il dubbio presso l’allergologo che tramite speciali test, potrà togliervi ogni dubbio e dirvi con assoluta certezza se siete o meno allergici al fungo chiodino o ad altri tipi di funghi
Quanto riportato, è tratto da materiale di libera consultazione sul Web. Il Laboratorio d’Erbe Sauro non è responsabile della diffusione di informazioni che si rivelassero non rispondenti a verità o dell’uso improprio dei prodotti menzionati. Pertanto, la letteratura di cui sopra è da intendersi come approfondimento culturale: non sostituisce la diagnosi del medico, che si consiglia di consultare sempre, prima dell’assunzione di qualunque rimedio, soprattutto in presenza di patologie o disturbi contro i quali si stiano assumendo altri farmaci.