Artemisia volgare

ARTEMISIA è una pianta nativa delle zone temperate e viene considerata come un pianta invasiva che può svilupparsi addirittura in zone inquinate o terreni azotati, cosa impossibile per la sopravvivenza di molte altre specie erbacee.

La pianta in questione viene impiegata per diversi scopi che vanno dall’aromaterapia, alle cure omeopatiche con le tisane ed infusi benefici per il corpo, ma anche per la mente.

Solitamente la medicina tradizionale usa le foglie e le radici come fonte di nutrimento e vengono raccolti nei periodi tra agosto e l’autunno inoltrato, quando vengono messe ad essiccare.

La pianta perenne dell’artemisia vulgaris è composta da un gambo dalla tonalità violacea ed una radice legnosa, le fogli sono lunghe fino a 20 centimetri e coperte da peli bianchi, mentre la loro struttura è di una tinta verde scuro. Il gusto dell’artemisia vulgaris può risultare davvero forte, simile alle foglie del fiore crisantemo.

L’artemisia è utilizzata per favorire la digestione in quanto antispasmodica. Aiuta a regolarizzare il ciclo mestruale. In medicina popolare è noto l’impiego della pianta quale diuretico, amaro-tonico, emmenagogo, sudorifera, febbrifuga, sedativa, antielmintica, digestiva, colagogo. Nella preparazione di liquori trova impiego per il gusto amaro e le proprietà digestive.

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