Thuja (Thuja occidentalis) Olio Essenziale
22 Ottobre 2022MAGNESIO colloidale Spray 20 ppm AESSERE
22 Ottobre 2022Catiorà – Siderite taglio tisana
7,50 €
Stachys recta
100 g erba taglio tisana
Famiglia: Labiatae ( Lamiaceae)
Il suo nome deriva dal greco Stachys = spiga
Descrizione: si tratta di una pianta erbacea villosa, di aspetto variabile, le foglie vellutate sono provviste di nervatura semplice,le infiorescenze con fiori a calice bianchi o color latte. Cresce prevalentemente in luoghi montuosi, sulle Alpi e sugli gli Appennini, in luoghi aridi, rocciosi, boschi, fino a circa 2000 m. Fiorisce a Maggio-Agosto.
Proprietà e usi: Come le altre piante del genere Stachys ha proprietà stimolanti, vulnerarie, toniche e aperitive, emetiche e purgative e veniva utilizzata nei tempi passati come rimedio di tutti i mali, ma poiché a dosi elevate può provocare vomito e diarrea, il suo uso viene consigliato soltanto per via esterna in decotto per purificare e detergere piaghe e ferite oppure per suffumigi contro la tosse secca. Alcuni ne usano anche il decotto per sciacqui come collutorio. In Veneto, soprattutto province di Verona e Vicenza, è nota col nome dialettale di “Catiorà”
Curiosità: E’ un’erba arrivata in Italia probabilmente assieme ai Cimbri verso il XII° secolo. Dobbiamo a loro il nome con cui è conosciuta: l’Erba di Catiorà. La sua accolta, secondo alcune tradizioni, viene effettuata il 24 giugno, solstizio d’estate, secondo altre entro la settimana di ferragosto. La Stachys veniva conservata in mazzetti, che servivano, a detta del popolo, a “colpire la paura”. Si preparava un decotto, utilizzando una dose, (il “pugno” che colpisce), in circa quattro o cinque litri di acqua, con l’aggiunta di foglie di ulivo, un pizzico di sale ed un pezzetto di pane; si procedeva ad una bollitura lenta, per circa quarantacinque minuti. Il liquido ottenuto, intiepidito e colato, serviva per farsi purificare dalla paura per mezzo di un lavaggio, eseguito sempre da un’altra persona e sempre con la stessa mano. Si procedeva a detergere con il liquido il viso del paziente, il collo, le orecchie, le braccia, le gambe dalla coscia ai piedi compreso il sottopiede, il tutto ripetuto complessivamente per tre volte. Mentre si eseguiva questa operazione, dovevano essere pronunciate queste parole: “Col nome di Gesù di Maria/La paura la vada via/Col nome di Gesù e di San Pietro/La paura ritorni indietro”.
Quanto riportato, è tratto da materiale di libera consultazione sul Web. Il Laboratorio d’Erbe Sauro non è responsabile della diffusione di informazioni che si rivelassero non rispondenti a verità o dell’uso improprio dei prodotti menzionati. Pertanto, la letteratura di cui sopra è da intendersi come approfondimento culturale: non sostituisce la diagnosi del medico, che si consiglia di consultare sempre, prima dell’assunzione di qualunque rimedio, soprattutto in presenza di patologie o disturbi contro i quali si stiano assumendo altri farmaci.