Melograno
22 Ottobre 2022PERCEVAL TINTURA MELA COTOGNA biologica Vegetal Progress
22 Ottobre 2022Hennè – NERO
5,00 €
Indigofera tinctoria L.
100 g polvere
* Versare l’henné in una tazza di vetro, preferibilmente. * Aggiungere dell’acqua molto calda e mescolare fino ad ottenere un impasto non troppo consistente. * Per evitare le macchie di henné sul viso e sulla pelle, impregnare del cotone di olio d’oliva e ungere le zone che rischiano di macchiarsi al contatto con l’henné (fronte, orecchie, collo,…) * Calzare guanti prima di utilizzare il prodotto perché l’henné è molto forte, rischiereste d’avere le mani e le unghie macchiate per diversi giorni. * Applicare l’impasto sui capelli puliti e asciutti, dalle radici fino alle punte, come per una tintura tradizionale. * In seguito, lasciate agire per un tempo che può variare da mezz’ora a cinque ore secondo l’intensità del colore desiderato. * Poi procedere a un risciacquo abbondante e a un lavaggio con shampoo delicato.
Oppure: * Versare l’henné in un contenitore. * Aggiungere del thè nero (serve per dare lucentezza al capello). * Aggiungere due cucchiai di Aceto, meglio se di mele (serve per fissare il colore sui capelli). * Mescolare il tutto con un cucchiaio di legno e fare in modo che il composto non sia nè troppo liquido nè troppo secco. * Mettere intorno al viso e alle orecchie una crema molto grassa o dell’olio. * Per evitare le macchie da hennè mettere un paio di guanti. * Applicare il composto sui capelli asciutti e sporchi. * Quando tutti i capelli saranno pieni del composto avvolgerli o con della pellicola trasparente oppure sistemarli in una cuffietta e lasciare agire minimo per un’ora, meglio se due o tre. * Risciacquare e lavare con uno shampoo delicato per capelli colorati. * Affinché il trattamento per ristrutturare i capelli funzioni ripetere questa operazione ogni 3 settimane.
Per l’utilizzo si segue circa lo stesso metodo che si adotta per il vero Hennè (Hennè rosso naturale, Lawsonia inermis), con la differenza che quest’ultimo conferisce ai capelli castani riflessi ramati piuttosto stabili ai lavaggi mentre l’Indigofera usata pura accentua il colore bruno della capigliatura con riflessi intensi e scuri, dalla tonalità nero-blu; questi però con i lavaggi perdono di intensità, fino a essere eliminati completamente.
Sui capelli bianchi, con una sola applicazione di Hennè nero, si ottengono riflessi variabili dal giallognolo (come avviene nei tessuti), che poi diventa grigio-verdastro, fino ad un bluastro; applicando l’Hennè nero due volte di seguito si riesce ad ottenere una colorazione abbastanza scura, che però perderà di intensità con i lavaggi, per cui anche in questo caso l’applicazione dovrà essere ripetuta con una certa frequenza.
E’ importante miscelare all’impasto di Indigofera un cucchiaino di sale, per favorire il fissaggio del colore, a differenza dell’Hennè rosso naturale, Lawsonia inermis, che necessita di un ambiente acido, per cui lo si mescola con limone o aceto, o anche yogurt se i capelli sono secchi.
Alcuni aggiungono all’Hennè nero anche del bianco d’uovo leggermente sbattuto, per rendere più omogeneo l’impasto e facilitarne l’applicazione sulla capigliatura. La “pappetta” così preparata si lascia ossidare circa 15 minuti mescolandola di tanto in tanto, finché raggiunge un colore violetto, ed allora è pronta per l’applicazione.
Il colore ottenuto sui capelli con l’Hennè nero, dopo il lavaggio e l’asciugatura, trascorse alcune ore, continua ad ossidarsi all’aria tendendo a scurire ulteriormente, per cui il risultato definitivo si realizza diverse ore dopo la sua applicazione, e non immediatamente come avviene con l’Hennè rosso naturale, che si ossida durante la posa sulla capigliatura stessa.
Se si lascia l’Hennè rosso naturale sui capelli molte ore, un maggior numero di molecole coloranti si lega alla cheratina contenuta nelle scaglie del fusto del capello, e in questo modo si ottengono tonalità di colore più evidenti, intense e stabili. Tenere in posa l’Hennè nero per molte ore non è invece necessario: in genere bastano 1-2 ore al massimo.
Si può miscelare l’Hennè nero con Hennè rosso naturale, per mitigare sui capelli bianchi il riflesso ramato intenso, simile al color carota, che si ottiene col solo Hennè naturale: la percentuale deve essere del 30-40% di Hennè nero e del 70-60% di Hennè rosso naturale, per ottenere sui capelli bianchi una colorazione mogano-ramata gradevole, che diventa sempre più omogenea dopo almeno 2-3 applicazioni di questa composizione. Per mantenere un colore definito e sempre più stabile, l’uso deve essere regolare, con applicazioni circa ogni 20 giorni. Si può aggiungere anche Mallo di Noce, per conferire tonalità mogano più calde.
Se la miscela Hennè rosso naturale-Hennè nero, ed eventuale Mallo di Noce, non si utilizza con regolarità, l’Hennè nero tende a “scaricare” il colore scuro, lasciando in evidenza sui capelli il rosso acceso dell’Hennè rosso naturale.
Il nostro hennè puro (lawsonia inermis) viene usato anche per la body art e per i tatuaggi che in India si chiamano “Mehindi”. Per questo uso si adopera l’hennè rosso naturale.
Hennè Nero: INDIGOFERA TINCTORIA
Hennè Castano: JUGLANS REGIA, LAWSONIA INERMIS, INDIGOFERA TINCTORIA
Hennè biondo: Curcuma, camomilla, lawsonia, frangula, alcanna
Hennè castano scuro: indigofera, lawsonia, alcanna
Hennè mogano: Indigofera, lawsonia
Modo d’uso: Stemperare una quantità sufficiente di polvere di Hennè a seconda del volume della capigliatura in acqua calda in modo da ottenere una pastella. Applicare sui capelli asciutti la giusta quantità utilizzando dei guanti e distribuire uniformemente su tutta la capigliatura. Indossare una cuffia e lasciare agire da 1 a 3 ore. Per ulteriori specifiche e avvertenze sul modo d’uso leggere l’etichetta della singola referenza.
Quanto riportato, è tratto da materiale di libera consultazione sul Web. Il Laboratorio d’Erbe Sauro non è responsabile della diffusione di informazioni che si rivelassero non rispondenti a verità o dell’uso improprio dei prodotti menzionati. Pertanto, la letteratura di cui sopra è da intendersi come approfondimento culturale: non sostituisce la diagnosi del medico, che si consiglia di consultare sempre, prima dell’assunzione di qualunque rimedio, soprattutto in presenza di patologie o disturbi contro i quali si stiano assumendo altri farmaci.